21 agosto 2022

Quando si è giovani è strano

 

Quando si è giovani è strano

 

Seconda metà degli anni 80. Quelli della mia compagnia, il gruppo trenta, avevamo 16/17 anni qualcuno 18. Uno poteva guidare la macchina di suo padre e dentro ci trovavamo le cassette di Guccini, De André, Battisti. Eppure io nella macchina di suo padre ricordo di averci visto solo cassette di tarantelle e di "Micu lu pulici." Quando ancora c’era lo stereo8. Forse erano dei fratelli più grandi. Adesso eravamo passati alle cassette più sottili. Comunque il più gettonato in quella macchina era Guccini. Forse perché chi ci portava a giocare a calcio ci faceva ascoltare spesso Guccini. Ripensando a quegli anni mi torna in mente una frase di una canzone, anche se questa era riferita ad eventi tragici e non al nostro modo di pensare e di vivere: “Quando si è giovani è strano” (Canzone per un'amica). L'inverno passava tra scuola, calcio e qualche serata di mangiate in compagnia con immancabile ubriacatura, per poi finire al campo sportivo a fare gli "allanamenti" al buio, visto che il giorno dopo i più fortunati avrebbero giocato con la squadra del paese e i meno fortunati a fare panchina. L'estate, senza scuola, si passava a fare vasche in piazza e qualche giornata di mare. Avevamo poco o forse avevamo tutto. Come mi è già capitato di scrivere,
 

14 giugno 2022

Passare per tornare


Passare per tornare

Spesso ci si interroga se la morte sia un passaggio. Perché la vita cos'è? In quanti ambienti, luoghi, spazi, tempi, stati d'animo, passiamo durante il nostro vivere? Lo scopo, chissà a che pro, della vita, volenti o nolenti, è quello di evolversi. Nel senso buono o nel senso cattivo. Quindi "passare". Destra o sinistra. Perché l'esistenza è dualità. E anche l'aldilà è dualità. Bene e male. Gli Egizi definivano l'aldilà il Duat. Dalla stessa radice nascono i termini inglesi dual, two, twice, il greco dùo e il latino duo. 

Però di niente si è sicuri. Alcuni, erroneamente, dicono che di sicuro ci sia solo la morte. Prendendo alla lettera la frase biblica: "Polvere eri e polvere ritornerai."   Mai frase più stupida è stata tradotta. 

"Tornerai all' Adamah perché da essa sei stato tratto" Genesi 3,19

 


 

 

 

19 maggio 2022

Bibliografia


La passione per la conoscenza nacque dalla curiosità e volontà di capirne di più sui misteri delle piramidi della piana di Giza. La svolta avvenne quando, attraverso il libro Il segreto di Cheope di Roberto Giacobbo e Riccardo Luna, seppi delle teorie di Mario Pincherle, scrittore che ho avuto l'onore di conoscere, sulla costruzione della Grande Piramide. Egli è stato il primo a parlare della Grande Piramide come connessione tra Dio e l'Uomo, l'Ate-men-anki, l'ancoraggio della terra al cielo. I suoi libri mi aprirono un nuovo mondo. La grande piramide è un bunker nel quale è stato nascosto l'Albero della Vita (lo ZED) che Dio piantò al centro del giardino dell'Eden. Poi, per una decina di anni, abbandonai questo tipo di lettura, finché non lessi il libro Custodi dell'immortalità di Piero Magaletti. A Robert Bauval si deve la scoperta dell’allineamento Giza-Orione come ancoraggio della terra e il cielo. Secondo Magaletti, lo Zed scoperto da Pincherle all’interno della Grande Piramide e le tre stelle della Cintura di Orione che furono riflesse nella piana di Giza dagli antichi Egizi, come in cielo così in terra, con la costruzione delle tre piramidi, Cheope (Khufu), Chefren (Khafra) e Micerino (Menkaura). Hanno un riscontro nel lavoro dell’astronomo Johan Bayer che, nel 1603, pubblicò l’Uranometria, il primo atlante stellare del mondo. Stranamente, Bayer assegnò alle tre stelle della Cintura di Orione (Alnitak, Alninam, Mintaka) le tre lettere greche (Z) Zeta, (E) Epsilon, (D) Delta – ZED. Dopo tutti questi anni, posso dire che quella pausa nella lettura è servita, perché per capire meglio, quello che sta scritto nelle pagine di un libro, bisogna essere pronti.
 

10 ottobre 2021

W la Rosa

 

W la Rosa 


La Rosa da sempre fiore abbinato alle divinità femminili, esso è amore, vita, creazione, bellezza e verginità.Nell’esoterismo occidentale questo splendido fiore rappresenta  l’archetipo della Madre Cosmica. La Rosa è anche il simbolo del divenire e indica il perpetuarsi della vita umana. Da quella terrena a quella di un’altra dimensione, a noi sconosciuta. Ma indicata nella Bibbia come la vita eterna. Vita eterna rappresentata, appunto, dalla Rosa.

 


 “Mio Dio, non ci posso credere, una Rosa. La Rosa era il simbolo del Santo Graal” 
(Il codice da Vinci)

8 agosto 2017

La statua di Mater Domini







La statua della Madonna di Mater Domini di San Nicola da Crissa, secondo fonti orali, dovrebbe risalire intorno al 1860 e realizzata a Serra San Bruno. Sembra che in quegli anni un giovane eremita, Francesco Foco, si sia recato a Serra per farsi scolpire una statua della Madonna col Bambino, ma che gli venne offerta e venduta una Madonna delle Grazie, già scolpita e da rifinire. 

 Tempo fa ci siamo occupati della simbologia della sopra citata statua (Link). E in particolare del gesto della sua mano sinistra. Mano poggiata sul petto, con le tre dita distese, la Trinità, gesto di Benedizione. Nell’iconografia classica, anche Gesù è rappresentato nell’atto di eseguire il gesto della benedizione, ma con la mano destra. Da sempre la parte destra è maschile e la parte sinistra è femminile (la mano del diavolo). 

 
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