La statua della Madonna di Mater Domini di San Nicola da Crissa, secondo fonti orali, dovrebbe risalire intorno al 1860 e realizzata a Serra San Bruno. Sembra che in quegli anni un giovane eremita, Francesco Foco, si sia recato a Serra per farsi scolpire una statua della Madonna col Bambino, ma che gli venne offerta e venduta una Madonna delle Grazie, già scolpita e da rifinire.
Tempo fa ci siamo occupati della simbologia della sopra citata statua (Link). E in particolare del gesto della sua mano sinistra. Mano poggiata sul petto, con le tre dita distese, la Trinità, gesto di Benedizione. Nell’iconografia classica, anche Gesù è rappresentato nell’atto di eseguire il gesto della benedizione, ma con la mano destra. Da sempre la parte destra è maschile e la parte sinistra è femminile (la mano del diavolo).
Adesso vogliamo far notare la simbologia della mano destra. Con il medio e l’anulare uniti mentre indice e mignolo rimangono staccati. Una posizione molto scomoda, per di più se si deve anche sostenere il peso di un bambino. La posizione delle dita va a formare la lettera M. La lettera di Maria Maddalena.
Il gesto è da ricondurre all’importanza della Maddalena, come visto ne “La mandorla mistica” , nella continuità della linea del Sangue Reale (Santo Graal). Ma anche per il suo ruolo di SPOSA REALE. Maria Maddalena unse la testa di Gesù con del nardo, un unguento prezioso (Mc 14,3; Mt 26,7). Nella tradizione ebraica, come anche in quella sumera, babilonese e cananea, l’unzione rituale del RE è eseguita esclusivamente dalla sacerdotessa reale o dalla sposa reale e solo dopo quest’unione rituale con la sacerdotessa il Re assume il proprio ruolo di Messia, “mashiach”, l’unto. E’ di Maria, sia Lei Madre sia Lei Moglie di Gesù, il SANGUE REALE. E cosa sia il Sacro Graal (LA COPPA) ce lo dice Re Salomone, figlio del Re Davide, nel Cantico dei Cantici dedicato alla sua diletta LA SPOSA: “Il tuo ombelico è una coppa rotonda dove non manca mai il il vino”.
Alcune immagine sacre in cui viene dato risalto alla simbologia della M.
Tempo fa ci siamo occupati della simbologia della sopra citata statua (Link). E in particolare del gesto della sua mano sinistra. Mano poggiata sul petto, con le tre dita distese, la Trinità, gesto di Benedizione. Nell’iconografia classica, anche Gesù è rappresentato nell’atto di eseguire il gesto della benedizione, ma con la mano destra. Da sempre la parte destra è maschile e la parte sinistra è femminile (la mano del diavolo).
Adesso vogliamo far notare la simbologia della mano destra. Con il medio e l’anulare uniti mentre indice e mignolo rimangono staccati. Una posizione molto scomoda, per di più se si deve anche sostenere il peso di un bambino. La posizione delle dita va a formare la lettera M. La lettera di Maria Maddalena.
Il gesto è da ricondurre all’importanza della Maddalena, come visto ne “La mandorla mistica” , nella continuità della linea del Sangue Reale (Santo Graal). Ma anche per il suo ruolo di SPOSA REALE. Maria Maddalena unse la testa di Gesù con del nardo, un unguento prezioso (Mc 14,3; Mt 26,7). Nella tradizione ebraica, come anche in quella sumera, babilonese e cananea, l’unzione rituale del RE è eseguita esclusivamente dalla sacerdotessa reale o dalla sposa reale e solo dopo quest’unione rituale con la sacerdotessa il Re assume il proprio ruolo di Messia, “mashiach”, l’unto. E’ di Maria, sia Lei Madre sia Lei Moglie di Gesù, il SANGUE REALE. E cosa sia il Sacro Graal (LA COPPA) ce lo dice Re Salomone, figlio del Re Davide, nel Cantico dei Cantici dedicato alla sua diletta LA SPOSA: “Il tuo ombelico è una coppa rotonda dove non manca mai il il vino”.
Alcune immagine sacre in cui viene dato risalto alla simbologia della M.
Mantegna e Michelangelo
Nei secoli divenne
prima un gesto proprio dei Gesuiti: infatti molti appartenenti alla Compagnia
di Gesù vengono ritratti con la mano in questa posizione e, soprattutto, il suo
fondatore, San Ignazio de Loyola.
Quindi un gesto
massonico, tanto che anche la regina Elisabetta venne ritratta con la mano
destra in questa posizione.
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