19 maggio 2022

Bibliografia


La passione per la conoscenza nacque dalla curiosità e volontà di capirne di più sui misteri delle piramidi della piana di Giza. La svolta avvenne quando, attraverso il libro Il segreto di Cheope di Roberto Giacobbo e Riccardo Luna, seppi delle teorie di Mario Pincherle, scrittore che ho avuto l'onore di conoscere, sulla costruzione della Grande Piramide. Egli è stato il primo a parlare della Grande Piramide come connessione tra Dio e l'Uomo, l'Ate-men-anki, l'ancoraggio della terra al cielo. I suoi libri mi aprirono un nuovo mondo. La grande piramide è un bunker nel quale è stato nascosto l'Albero della Vita (lo ZED) che Dio piantò al centro del giardino dell'Eden. Poi, per una decina di anni, abbandonai questo tipo di lettura, finché non lessi il libro Custodi dell'immortalità di Piero Magaletti. A Robert Bauval si deve la scoperta dell’allineamento Giza-Orione come ancoraggio della terra e il cielo. Secondo Magaletti, lo Zed scoperto da Pincherle all’interno della Grande Piramide e le tre stelle della Cintura di Orione che furono riflesse nella piana di Giza dagli antichi Egizi, come in cielo così in terra, con la costruzione delle tre piramidi, Cheope (Khufu), Chefren (Khafra) e Micerino (Menkaura). Hanno un riscontro nel lavoro dell’astronomo Johan Bayer che, nel 1603, pubblicò l’Uranometria, il primo atlante stellare del mondo. Stranamente, Bayer assegnò alle tre stelle della Cintura di Orione (Alnitak, Alninam, Mintaka) le tre lettere greche (Z) Zeta, (E) Epsilon, (D) Delta – ZED. Dopo tutti questi anni, posso dire che quella pausa nella lettura è servita, perché per capire meglio, quello che sta scritto nelle pagine di un libro, bisogna essere pronti.
 

10 ottobre 2021

W la Rosa

 

W la Rosa 


La Rosa da sempre fiore abbinato alle divinità femminili, esso è amore, vita, creazione, bellezza e verginità.Nell’esoterismo occidentale questo splendido fiore rappresenta  l’archetipo della Madre Cosmica. La Rosa è anche il simbolo del divenire e indica il perpetuarsi della vita umana. Da quella terrena a quella di un’altra dimensione, a noi sconosciuta. Ma indicata nella Bibbia come la vita eterna. Vita eterna rappresentata, appunto, dalla Rosa.

 


 “Mio Dio, non ci posso credere, una Rosa. La Rosa era il simbolo del Santo Graal” 
(Il codice da Vinci)

8 agosto 2017

La statua di Mater Domini







La statua della Madonna di Mater Domini di San Nicola da Crissa, secondo fonti orali, dovrebbe risalire intorno al 1860 e realizzata a Serra San Bruno. Sembra che in quegli anni un giovane eremita, Francesco Foco, si sia recato a Serra per farsi scolpire una statua della Madonna col Bambino, ma che gli venne offerta e venduta una Madonna delle Grazie, già scolpita e da rifinire. 

 Tempo fa ci siamo occupati della simbologia della sopra citata statua (Link). E in particolare del gesto della sua mano sinistra. Mano poggiata sul petto, con le tre dita distese, la Trinità, gesto di Benedizione. Nell’iconografia classica, anche Gesù è rappresentato nell’atto di eseguire il gesto della benedizione, ma con la mano destra. Da sempre la parte destra è maschile e la parte sinistra è femminile (la mano del diavolo). 

26 settembre 2016

Ogni lacrima è diversa






“So che ogni lacrima è diversa” canta Ligabue in Sono sempre i sogni a dare forma al mondo. E la cosa, per quanto possa sembrare strana, è vera. Le lacrime vengono prodotte dalle ghiandole lacrimali principalmente con la funzione di difesa, lubrificazione, nutrizione, trasparenza ottica e pulizia degli occhi.  Le lacrime si suddividono in tre categorie:
 
Basali, prodotte naturalmente per mantenere il grado di liquidità all'interno dell’occhio.

Riflesse, prodotte in risposta alle irritazioni al fine di eliminare eventuali corpi estranei.

Emotive, innescate da emozioni intense o stress psicologico.

Tutte le lacrime contengono sostanze organiche, compresi oli, anticorpi ed enzimi, in sospensione in acqua salata. I diversi tipi di lacrime hanno molecole distinte. Le lacrime emozionali contengono alte dosi di ormoni prolattina, ormoni adrenocorticotropo, il manganese e il potassio e solo queste contengono il neurotrasmettitore leucina encefalica, un antidolorifico naturale che viene rilasciato quando siamo stressati, allieva il dolore e dona sollievo.



8 maggio 2016

Supposte origini dei cognomi




L'origine etimologica del vocabolo "cognome" deriva dal latino "cognomen", composto da "cum" e da "nomen" (nome aggiunto). Il cognome è il titolo specifico che indica a quale famiglia o “gens” appartiene una persona e ne identifica tutti i discendenti. In generale un cognome nasce ispirandosi a innumerevoli riferimenti, dal nome dei genitori (patronimico e matronimico) al nome della località di origine (etnico o toponomastico), al mestiere svolto dalla propria famiglia. Ma poteva anche trarre origine da una caratteristica della persona, dallo stato sociale oppure da soprannomi, spesso scherzosi.


 
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