11 febbraio 2023

Calabria e Massoneria


 
 
La Calabria è una terra massonica ai massimi livelli. Senza stare qui a raccontare la storia di Filadelfia e dell'amore fraterno. Torno indietro di molti anni partendo col ricordare che l'Italia porta il nome dell'antica Calabria. Negli anni prese questo nome dal greco "kalón-bryōn" con il significato "far sorgere il bene".
 
Ora se c’è qualcuno ancora convinto che la Calabria è stata bastonata dai sabaudi si sbaglia di grosso. 
 
Nome Italia, capitale Torino. Italia significa "Terra dei vitelli". Toro e Torino vanno da sé. Il problema è, e sarà, sempre il dualismo tra massoneria e massoneria deviata. (Nei riti di affiliazione alla 'ndrangheta si presta giuramento su Garibaldi, Mazzini e Lamarmora. Le persone "conosciute" che hanno fatto l'Italia)

Sappiamo che dai primi anni dopo l'avvento di Cristo, distruzione del Tempio di Salomone, e durante il medioevo, numerosi ebrei si stabilirono in Calabria anche perché la Calabria era terra dei nuovi adoratori del Toro. Da qui "vitelli". Cioè i giovani tori. Il Toro nell'antichità era adorato dai Sumeri. I più attenti noteranno che in Calabria i "sumeri" sono i "somari". 
 
Gli adoratori del Toro, Baal. Il Belzebù, Beelzebul, biblico, tradotto come il signore delle mosche, andrebbe tradotto come Baal (Beel) il signore (Tze) del Toro (Bull). Del resto lo zebù è un Toro.
 
 Hanno fatto passare il
 

Paradiso Terrestre la Mesopotamia.
 Dove addirittura vennero modificati il Tigre e l'Eufrate in modo che avessero la forma delle corna del Toro che adoravano. 
Invece all'Era del Toro è da ascrivere la prima venuta di Dio sulla Terra. 
 
“Di Era in Era io nasco” (Mahabharata). 
"Io mi incarno di Era in Era" (Bhagavad Gita, IV, 8)
 
 
Nell’antica raffigurazione degli oroscopi il simbolo del Toro erano proprio due spermatozoi 
(Cromosoma X e Y). 
 
Io dico sempre che “La ridondanza offusca il concetto” eppure tutto questo preambolo è servito solo per spiegare come sono nate due locuzioni calabresi.
 
La prima è:"Mannaia la colonna!". La seconda è: "Minare col piede alla croce".
 
La prima sta a dimostrare di quanto è alta la considerazione verso la massoneria. Tanto da inventarci una bestemmia. Una delle due colonne del tempio massonico Boaz e Yakin. Che dovrebbero rappresentare il maschile e il femminile che danno continuità alla vita terrena.
 
La seconda locuzione è ancor di più blasfema della prima. “Menare col piede alla croce” si dice spesso quando si fa, o si deve fare, qualcosa che va oltre il dovuto. Esagerare. Questa nasce più dalla parte deviata. Infatti leggenda narra che il Santuario di Polsi sia nato nel luogo in cui un “Toro”, di proprietà di un giovane pastore, di nome “Italo”, scavando con le zampe dissotterrò una croce d’argento. Dando con il piede alla croce...
La Calabria è stata e sarà sempre una terra a sé.
 
Lo ha capito bene un vicentino, Guido Piovene, che nel suo “Viaggio in Italia” ebbe modo di scrivere:
“La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme.”
                                 
Il Tempio Massonico è la rappresentazione del Giardino dell’Eden.
 

 
 

 

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