Templari e Santo Graal
“Ogni attività umana realmente significativa,
sociale, religiosa o politica che sia, ha sempre dato forma a proprie mitologie”.
“La mitologia è la penultima verità,
penultima perché l’ultima non può essere espressa con le parole”.
“Il mito incarna ciò che più vicino alla
verità assoluta può essere espresso con le parole”.
“E’ il mito che costituisce la verità del
fatto, non il contrario”.
“I miti sono la storia della nostra continua
ricerca di verità e di senso”.
I miti e le leggende
sono sempre stati utilizzati per trasmettere al grande pubblico allegorie
spirituali e verità scomode sotto vesti accettabili. Il mito che più di ogni
altro rappresenta meglio quanto sopra accennato è certamente quello dei
templari e del Santo Graal. Queste piccole ricerche iniziali sono un prologo a
quello che a breve sarà una ricerca storica, ma ancor prima spirituale, che mi
ha portato a elaborare l’ipotesi che Maria, non solo, fu la madre di Gesù, ma
anche la sua compagna da cui nacquero i discendenti della “loro” stirpe. In pratica i successori degli Elohim (la Madre e il
Padre), Dio disse: “Facciamo l'uomo, con la nostra immagine, a nostra somiglianza […] Ecco,
l'uomo è diventato come uno di
noi” (Genesi 1,26; 3,22). Gesù si
sposò in osservanza della legge ebraica, soprattutto obbligato dal ruolo di
Rabino (Maestro) e anche per adempiere il supremo dovere di “erede” della
dinastia di Davide. Di tutto questo, a
breve, darò alcuni indizi, se un indizio è un indizio e due indizi sono una
prova, cosa sono 4/5 indizi? Una verità? No! Come scritto sopra: “L’ultima verità non può essere espressa con
la parola”. Santo Graal che, come già scritto in precedenza, non era il “calice” usato da Gesù durante l’Ultima
cena o la “coppa” utilizzata da
Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue e il sudore di Gesù crocifisso,
né tantomeno ciò a cui si fa riferimento negli ultimi studi e cioè l’utero di
Maria che accolse il “figlio di Dio”. Ma,
semplicemente, il “Sangue Reale”, e
cioè il sangue del sangue di Gesù, il sangue degli Elohim, che ancora oggi
scorre nelle vene dei suoi discendenti e che un giorno dovranno essere pronti
per “incarnare” il nuovo Messia.
Ritorno che sta puntualmente avvenendo ogni era zodiacale. E sempre allo stesso
modo (non sempre colui che scende dal cielo è maschio). La Maddalena (per il
momento la chiameremo così) si racconta che, incinta, di Gesù, che era stato
ucciso e tornato dal “Padre”, scappò
in Egitto, onde evitare vendette dei Romani e/o degli Ebrei. E da lì in
Francia. Con Lei, anche Giuseppe d’Arimatea. Un’antica leggenda
francese narra che Giuseppe custodiva il Sacro Graal, cioè una bambina egizia
nata in “Egitto”. Sarah l’Egizia o Sarah la nera,
venerata come santa dai Rom. Qualcuno si spinge più in la dicendo che i figli
di Gesù fossero due. Con Sarah ci sarebbe anche Giacomo. Comunque sia, il Sacro
Graal, Sangue Reale (da adesso in poi lo chiameremo così), doveva rimanere
nascosto per molti anni e continuare a scorrere nelle vene degli eredi della
famiglia Reale. Dopo secoli e secoli il mito del Sangue Reale tornò di
attualità con l’avvento dei Templari che avevano appunto il compito di
proteggere la stirpe di Gesù ma anche, e soprattutto, quello di incominciare a
lasciare un segno tangibile dell’esistenza di questa stirpe. Nei secoli la
linea di sangue della Famiglia Sacra si era allargata, in particolar modo con
le unioni matrimoniali che miravano ai legami con le principali famiglie
nobiliari della Francia e dell’Europa in genere. L’ordine Templare, fondato da
Ugo dei Pagani, era un ordine monastico - cavalleresco nato, sotto mentite
spoglie, come un esercito che doveva proteggere i pellegrini cristiani nella
terra santa. Il numero di cavalieri e il loro peso politico crebbero negli anni,
grazie all’appoggio dell’ordine dei monaci circestensi e di Papa Innocenzo II. La loro ricchezza non
solo nasceva da loro possedimenti e dalle donazioni che altre famiglie e
semplici credenti facevano, ma anche perché non dovevano pagare tasse per i
loro possedimenti e potevano, a loro volta, chiederle ai contadini o ai
feudatari, per volere, sempre, del Papa. L’ordine templare aveva la totale
indipendenza dal potere temporale. Vista la loro origine certamente non umile,
furono politici, abili diplomatici e grandi finanzieri. La missione in
Terrasanta per proteggere i pellegrini cristiani era una copertura per gli
scavi che i templari effettuarono presso il Tempio di Salomone, alla ricerca di
manoscritti, documenti e beni materiali. L’ordine fu soppresso per mano del Re
di Francia Filippo IV detto il bello (“Lu
bejro”), indebitato con l’ordine templare, con delle accuse infamanti:
Eresia, sodomia, idolatria. Clemente V
con una bolla papale ordinò l’arresto di tutti i Templari. Ma in quegli anni, i
cavalieri del tempio, ebbero modo di “lasciare
il segno” grazie ai documenti trovati nel Tempio di Salomone, alle
ricchezze accumulate negli anni, e all’appoggio di numerose cariche politiche e
religiose, costruirono un cospicuo numero di fortezze militari, monasteri,
chiese e cattedrali riuscendo così a dare corpo al mito del Sangue Reale.
Aggiungo delle foto (scattate,
con il telefonino, presso La cattedrale di San Giorgio e San Maurelio a
Ferrara. Una visita casuale) in cui è ritratto il simbolo principale dei
Templari e cioè la croce Greca.
Croce Greca Stella di David
Simbolo di unione e
di equilibrio. Un altro simbolo era la squadra e il compasso per rimarcare che
furono grandi costruttori, grazie all’aiuto dei documenti del Tempio di
Salomone (gli stessi usati dall’Architetto Egizio Imhotep?). In entrambi i
simboli è occultata la Stella di David (che come abbiamo letto era la dinastia
da cui discendevano Gesù e la Famiglia Reale).
Cappelle laterali
“Le donne si sottomettano ai mariti, poiché il marito è capo della moglie, come Cristo è il capo della Chiesa. Ora, come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti”; “Non concedo a nessuna donna di insegnare né di dettare legge all’uomo, ma solo di rimanere in silenzio”.
Paolo che fu santificato dalla chiesa, anch’essa maschilista.
Il frutto della
conoscenza che volle dare, il serpente, era in realtà un frutto avvelenato da
falsità e cattiverie (le parole false e menzognere del drago) e sempre, nella
leggenda, San Giorgio lo uccide portando a “conoscenza” delle falsità da cui l’uomo è stato
sempre ingannato. Chi non ricorda la fiaba dei fratelli Grimm, Biancaneve. Una
tradizione orale della Germania. La strega offre a Biancaneve una mela, e per
convincerla ad accettare la “divide” in due, lei morde la parte buona, a
Biancaneve fa mordere la metà avvelenata, facendola cadere in uno stato di
morte apparente, morte apparente che termina quando la mela avvelenata viene
espulsa attraverso la bocca. Il Messia viene per rivelare il cammino per la
sacra conoscenza, non per redimerci. Oggi si usa dire ai falsi e ai traditori
che sono delle lingue biforcute (la lingua del serpente e del drago). Solo
tramite la “conoscenza” si può arrivare
alla penultima verità.
La stella di David, su entrambi i lati dell’incisione
che raffigura la madonna liberatrice.
“L’uomo può raggiungere la propria salvezza attraverso
la conoscenza”. Vincent de
Beauvais
Nessun commento:
Posta un commento