21 agosto 2014

Templari e Santo Graal


Templari e Santo Graal

“Ogni attività umana realmente significativa, sociale, religiosa o politica che sia, ha sempre dato forma a proprie mitologie”.

“La mitologia è la penultima verità, penultima perché l’ultima non può essere espressa con le parole”.

“Il mito incarna ciò che più vicino alla verità assoluta può essere espresso con le parole”.

“E’ il mito che costituisce la verità del fatto, non il contrario”.

“I miti sono la storia della nostra continua ricerca di verità e di senso”.


I miti e le leggende sono sempre stati utilizzati per trasmettere al grande pubblico allegorie spirituali e verità scomode sotto vesti accettabili. Il mito che più di ogni altro rappresenta meglio quanto sopra accennato è certamente quello dei templari e del Santo Graal. Queste piccole ricerche iniziali sono un prologo a quello che a breve sarà una ricerca storica, ma ancor prima spirituale, che mi ha portato a elaborare l’ipotesi che Maria, non solo, fu la madre di Gesù, ma anche la sua compagna da cui nacquero i discendenti della “loro” stirpe. In pratica i successori degli Elohim (la Madre e il Padre), Dio disse: Facciamo l'uomo, con la nostra immagine, a nostra somiglianza […] Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi” (Genesi 1,26; 3,22). Gesù si sposò in osservanza della legge ebraica, soprattutto obbligato dal ruolo di Rabino (Maestro) e anche per adempiere il supremo dovere di “erede” della dinastia di Davide.  Di tutto questo, a breve, darò alcuni indizi, se un indizio è un indizio e due indizi sono una prova, cosa sono 4/5 indizi? Una verità? No! Come scritto sopra: “L’ultima verità non può essere espressa con la parola”. Santo Graal che, come già scritto in precedenza, non era il “calice” usato da Gesù durante l’Ultima cena o la “coppa” utilizzata da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il sangue e il sudore di Gesù crocifisso, né tantomeno ciò a cui si fa riferimento negli ultimi studi e cioè l’utero di Maria che accolse il “figlio di Dio”. Ma, semplicemente, il “Sangue Reale”, e cioè il sangue del sangue di Gesù, il sangue degli Elohim, che ancora oggi scorre nelle vene dei suoi discendenti e che un giorno dovranno essere pronti per “incarnare” il nuovo Messia. Ritorno che sta puntualmente avvenendo ogni era zodiacale. E sempre allo stesso modo (non sempre colui che scende dal cielo è maschio). La Maddalena (per il momento la chiameremo così) si racconta che, incinta, di Gesù, che era stato ucciso e tornato dal “Padre”, scappò in Egitto, onde evitare vendette dei Romani e/o degli Ebrei. E da lì in Francia. Con Lei, anche Giuseppe d’Arimatea. Un’antica leggenda francese narra che Giuseppe custodiva il Sacro Graal, cioè una bambina egizia nata in “Egitto. Sarah l’Egizia o Sarah la nera, venerata come santa dai Rom. Qualcuno si spinge più in la dicendo che i figli di Gesù fossero due. Con Sarah ci sarebbe anche Giacomo. Comunque sia, il Sacro Graal, Sangue Reale (da adesso in poi lo chiameremo così), doveva rimanere nascosto per molti anni e continuare a scorrere nelle vene degli eredi della famiglia Reale. Dopo secoli e secoli il mito del Sangue Reale tornò di attualità con l’avvento dei Templari che avevano appunto il compito di proteggere la stirpe di Gesù ma anche, e soprattutto, quello di incominciare a lasciare un segno tangibile dell’esistenza di questa stirpe. Nei secoli la linea di sangue della Famiglia Sacra si era allargata, in particolar modo con le unioni matrimoniali che miravano ai legami con le principali famiglie nobiliari della Francia e dell’Europa in genere. L’ordine Templare, fondato da Ugo dei Pagani, era un ordine monastico - cavalleresco nato, sotto mentite spoglie, come un esercito che doveva proteggere i pellegrini cristiani nella terra santa. Il numero di cavalieri e il loro peso politico crebbero negli anni, grazie all’appoggio dell’ordine dei monaci circestensi e di Papa Innocenzo II. La loro ricchezza non solo nasceva da loro possedimenti e dalle donazioni che altre famiglie e semplici credenti facevano, ma anche perché non dovevano pagare tasse per i loro possedimenti e potevano, a loro volta, chiederle ai contadini o ai feudatari, per volere, sempre, del Papa. L’ordine templare aveva la totale indipendenza dal potere temporale. Vista la loro origine certamente non umile, furono politici, abili diplomatici e grandi finanzieri. La missione in Terrasanta per proteggere i pellegrini cristiani era una copertura per gli scavi che i templari effettuarono presso il Tempio di Salomone, alla ricerca di manoscritti, documenti e beni materiali. L’ordine fu soppresso per mano del Re di Francia Filippo IV detto il bello (“Lu bejro”), indebitato con l’ordine templare, con delle accuse infamanti: Eresia, sodomia, idolatria. Clemente V con una bolla papale ordinò l’arresto di tutti i Templari. Ma in quegli anni, i cavalieri del tempio, ebbero modo di “lasciare il segno” grazie ai documenti trovati nel Tempio di Salomone, alle ricchezze accumulate negli anni, e all’appoggio di numerose cariche politiche e religiose, costruirono un cospicuo numero di fortezze militari, monasteri, chiese e cattedrali riuscendo così a dare corpo al mito del Sangue Reale.

Aggiungo delle foto (scattate, con il telefonino, presso La cattedrale di San Giorgio e San Maurelio a Ferrara. Una visita casuale) in cui è ritratto il simbolo principale dei Templari e cioè la croce Greca.

   
         Croce Greca                                     Stella di David
                                                                                                                     

Simbolo di unione e di equilibrio. Un altro simbolo era la squadra e il compasso per rimarcare che furono grandi costruttori, grazie all’aiuto dei documenti del Tempio di Salomone (gli stessi usati dall’Architetto Egizio Imhotep?). In entrambi i simboli è occultata la Stella di David (che come abbiamo letto era la dinastia da cui discendevano Gesù e la Famiglia Reale).









Cappelle laterali

La Cattedrale è di chiaro stampo templare fu costruita nel XII secolo e dedicata poi a San Giorgio. San Giorgio è ricordato nelle leggende come colui che uccise il drago di Salem (Libia) che uccideva con il sol fiato (le parole?) le persone che lo incontravano.

                                                                                                                                                        
Caduceo

Il serpente è visto da alcuni come il simbolo del male, ma se riflettessimo sul Caduceo due serpenti (uomo e donna) attorcigliati al bastone, che mantiene il loro equilibrio, ascendono al cielo, alla “conoscenza”, capiremmo il valore della coppia. Nell’Eden chi dava da mangiare “il frutto della conoscenza” è rappresentato da un solo serpente. E cioè il gamete maschile (lo spermatozoo anch’esso a forma di serpente) che ha creato un dio maschio e non un Dio coppia. Non siamo tanto sicuri da poter affermare di che sesso sia Dio, ma possiamo invece affermare, tranquillamente, che il diavolo (“colui che divide”) in greco diaballein (dividere), l’opposto di simballein (unire), è maschio.                                     
                                          
Uno di questi è stato Paolo o meglio Saulo:

“Le donne si sottomettano ai mariti, poiché il marito è capo della moglie, come Cristo è il capo della Chiesa. Ora, come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti”; “Non concedo a nessuna donna di insegnare né di dettare legge all’uomo, ma solo di rimanere in silenzio”.

Paolo che fu santificato dalla chiesa, anch’essa maschilista.


Il frutto della conoscenza che volle dare, il serpente, era in realtà un frutto avvelenato da falsità e cattiverie (le parole false e menzognere del drago) e sempre, nella leggenda, San Giorgio lo uccide portando a “conoscenza” delle falsità da cui l’uomo è stato sempre ingannato. Chi non ricorda la fiaba dei fratelli Grimm, Biancaneve. Una tradizione orale della Germania. La strega offre a Biancaneve una mela, e per convincerla ad accettare la “divide” in due, lei morde la parte buona, a Biancaneve fa mordere la metà avvelenata, facendola cadere in uno stato di morte apparente, morte apparente che termina quando la mela avvelenata viene espulsa attraverso la bocca. Il Messia viene per rivelare il cammino per la sacra conoscenza, non per redimerci. Oggi si usa dire ai falsi e ai traditori che sono delle lingue biforcute (la lingua del serpente e del drago). Solo tramite la “conoscenza” si può arrivare alla penultima verità.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    
La stella di David, su entrambi i lati dell’incisione che raffigura la madonna liberatrice.

“L’uomo può raggiungere la propria salvezza attraverso la  conoscenza”Vincent de Beauvais






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