Questo sarebbe dovuto essere
un resoconto giornaliero delle mie ferie, ma non essendocene stata
la possibilità ho raggruppato tutti i miei "appunti" in un'unica
pubblicazione. Se ne avete voglia potrete leggerli più in basso.
Durante il mio "viaggio" ho incontrato gli "anonimi" nessuno di
loro mi ha detto che io sono un incoerente per essere andato al
paese. "Ci sono cose che nessuno ti dirà. Ci sono cose che nessuno
ti darà. Sei nato e morto qua. Nato e morto qua. Nato nel paese
delle mezze verità". Vorrei invece ringraziare tutti quelli che
hanno tenuto a farmi sapere che mi seguono. Tutti quelli che hanno
tenuto a dirmi di continuare a fare quello che ho sempre fatto nel,
e per, il sito.
Il viaggio : Come al solito
un viaggio estenuante fatto di caldo, code, autovelox, e fermate
negli autogrill. Ecco gli autogrill. Ci si accorge dell'arrivo in
Calabria allor quando all' autogrill non bevo il caffè in una bella
tazzina di porcellana ma in un "freddo" bicchiere di plastica. Eccoci
arrivati. In autostrada, sempre nel tratto calabrese, nemmeno un
solo kilometro ultimato da due anni a questa parte. Solo un lunghissimo
cantiere che inevitabilmente porta a delle code ancora più lunghe.
Ultimato il tratto "montano" voluto da qualcuno per i soliti "interessi",
arrivo dalle parti di Falerna e qui incomincio a lanciare gli sguardi
verso la mia destra alla ricerca di intravvedere il mare. Tutto
questo mi faceva tornare alla mente quelle volte, poche, in cui
da bambino andando al mare facevo lo stesso dal pullman della calabro-lucane.
Quando una volta terminato il tratto "montano", dalle parti della
Marinella e dell' Isolabella, cercavo di intravvedere il blu del
mare. E in quei momenti mi batteva forte il cuore. Speravo, allo
stesso tempo, di non vederlo battere forte come il mio cuore. Quindi
agitato. In definitiva anche il mare e' un grande cuore con il suo
pulsare. Fatto di andate e ritorni. Di sistole e diastole. Un po'
più in la, sulle colline, alla mia sinistra scorgevo delle altissime
pale bianche su dei piloni. La novità dei parchi eolici. Di sicuro
è un vero e proprio pugno nell'occhio per impatto visivo. Spero
portino dei benefici e che non siano stati fatti sempre per i soliti
"interessi" o per dare lavoro a delle persone che in un prossimo
futuro ricambieranno con il loro voto. All'Angitola mi colpisce
il cartellone pubblicitario (stile berlusca) della Callipo. Forse
una delle poche cose di questa zona che sembra funzionare bene.
Lungo la 110 si continua sempre con la "novità" dei cartelloni pubblicitari,
anche se questa volta vuoti, installati in mezzo ad una folta vegetazione,
la cui crescita e' bloccata solo da qualche centina di qualche camion
e dai molti incendi che divampano nella zona. Incendi che danno
al luogo dei colori autunnali in piena estate. Qualcuno, a proposito
dei cartelloni, mi ha detto : "Mancu alla via de supa sugnu accussì
belle". Nei tornanti con mia meraviglia mi accorgo che la celebre
frana di cui avevo tanto parlato, e' stata sistemata. Invece il
tratto interessato dal passaggio del giro d'Italia, se non per una
linea di mezzeria, e' sempre lo stesso. E' come se il giro non fosse
passato per nulla.
Arrivo: All'arrivo sotto
via Alpini colpisce la segnaletica verticale, con un bel "30" che
sembra essere a me dedicato, per aver vissuto in quella via. E un
estemporanea indicazione per il campo sportivo. Come se, quest'ultimo,
fosse il luogo di prima importanza del sempre più piccolo, numericamente
parlando, centro delle preserre. Alzando gli occhi su per la salita
colpiscono, ancora, i gerani che adornano la barcunata (anche via
Alpini nel suo piccolo ne ha una). Penso che qualche mia ex-vicina
si sia data al giardinaggio. Salito su per la via saluto i miei
genitori e qualche vicino di casa. Sempre più vecchi ma sempre più
uguali. Una sensazione che non fa avere un senso al tempo. Subito
chiedo di chi fossero i gerani appesi alla barcunata. La risposta
e' stata che a tutto ciò aveva provveduto qualche "operaio" del
comune. Il giorno seguente mi sarei accorto di quanto fossero numerosi,
per le vie del paese, durante un "giro di pista", e i gerani e gli
operai del comune. All'imbrunire l'illuminazione pubblica nella
mia via e sotto la "vareggia" non funziona. La mia via era al buio.
Come se il sindaco mi avesse preparato una buona accoglienza. Tant'e'
che il giorno successivo, dopo un cordiale saluto, mi chiese se
mi ero preparato(non sapevo ancora a che).
Primo giorno: Non poteva
mancare il mare. Spiaggia libera (campo sportivo). Anche se questa
sembra essere stata occupata dall' immondizie. Il mare e' proprio
sporco. Di depuratori a Pizzo nemmeno l'ombra. Meno male che all'ombra
ci pensano gli ombrelloni. Nel tardo pomeriggio, prima che la via
ricada nel buio pesto, assisto, per la prima volta nella mia vita,
ad un testa a testa tra un cane (peggy) ed un topo ("nu zoccoluni"
come definito da mia sorella). Io ricordavo solo delle lotte tra
gatti e topi. O al massimo tra gatti e cani. Ma tutto questo mi
era nuovo. Il topo squittiva dalla paura, mentre il cane lo stanava
dai cumuli di legna che vi sono sulle scalinate della via. Il topo
si difendeva bene tanto da aver ferito il cane alla bocca, mentre
questi tentava di azzannarlo. Il macht finiva a favore del cane
dopo un mio intervento a colpi di scopa, visto che il topo si era
infilato dietro la finestra della casa di mia zia. Il colpo di grazia
lo dava mio zio.
Tra le cose da annotare nella
mattinata seguente c'e' la mia meraviglia nel vedere il "castello"
che si sta costruendo, sempre nella solita zona, "supa li chiani".
Quello che colpisce e' vedere qualcosa di nuovo che va a sorgere
in posti dove tutto il resto è sempre più vecchio. Così come la
nuova tribuna coperta sorge di fianco ad un campo sportivo che sembra
un campo di patate. E come i nuovi spogliatoi che sorgono nei pressi
di quelli vecchi e li dove un tempo sorgeva un campo da tennis (asfaltato,
si avete capito bene) forse a tennis non e' più di moda giocare.
Non voglio citare per ovvie ragioni il palazzetto dello sport. Sui
muri di recinzione, di questo, compare una scritta, leggibile anche
se hanno tentato di coprirla, contro l'amministrazione e il sindaco.
Non mi meravigliano invece le condizioni in cui versa la statale
110, la fatiscenza della segnaletica e la chiusura della strada
che dovrebbe portare all'area pic-nic. Area famosa con il nome di
"Camunni". Luogo sul quale si sono spesi fiumi di parole su cosa
e su come avrebbe potuto far guadagnare alla comunità del luogo.
Da citare senz'altro, quello che per me e' un complimento. Don Domenico,
che dopo avermi salutato, definiva il mio corner "qualcosa di alternativo".
Martedì il classico mercato.
E alla sera, la quarta di seguito, manca ancora l'illuminazione
in via Alpini e Via Roma (tra l'altro due delle vie che compaiono
su google earth alla faccia della tanto decantata cutura, di cui
non si hanno notizie). Al sindaco sembra abbiano risposto che le
ditte manutentrici sono in ferie. Quindi non si sa quando tornerà
la luce.... Nel frattempo e' iniziata la Festa degli Emigrati che
era stata pubblicizzata sui giornali locali. Ma mentre in piazza
si esibiva Vitu Betoven e qualche altro paesano che con la vera
musica non aveva nulla a che vedere, accompagnati da degli MP3 (questo
non e' il nome di un gruppo ma l'estensione del file che un portatile
riproduceva in "Vanbasco"), a Vallelonga, senza nessuna pubblicità,
invece, si esibiva Franco Simone con un complesso in carne ed ossa
e alla fine c'e' stato uno spettacolo pirotecnico. Credo che se
quest'ultimo "evento" si fosse svolto a San Nicola da Crissa ne
avrebbe dato notizia anche Al Jazeera.
Mercoledì: Riparazione illuminazione
pubblica. Ecco un evento degno di questo nome.
Giovedì: Un altro evento
per via Alpini, che fa incominciare a credere davvero all' "estate
ricca di eventi". E cioè il vero e proprio ritiro "porta a porta"
dei rifiuti domestici. Perché fino ad oggi i pochi abitanti della
via dovevano portare i loro rifiuti domestici nei pressi della "vareggia".
Questo perché sembra (le risposte da queste parti sono delle domande)
abbiano problemi a salire per la via visti gli imponenti mezzi a
loro disposizione. Ora le cose sono due o si e' iniziata la raccolta
visto il mio arrivo, oppure si e' iniziato perché nella ruga adesso
siamo in molti e ci saranno da smaltire "tonnellate" di rifiuti,
tanti quanti, secondo Nicola Pirone, erano presenti a Camunni sotto
i faggi ed i pini. Neanche fossimo stati a Napoli. Forse si sperava
in un intervento dell'esercito.
Durante i primi giorni di
permanenza non è mancata la visita alle case popolari. Dove e' risaputo
ci abiti mia sorella. "Allu scindire" ho voluto accorciare la strada
venendo giù per "lu carusu". Trovo una strada allargata. Ma all'ingresso
del centro abitato trovo un palo della luce in mezzo alla carreggiata.
Fortunatamente sul lato opposto a quello di mia percorrenza. Nel
percorrere il centro abitato quasi non faccio più caso al fatto
di non trovare nessuno: "le strade vuote, non c'e' neanche il classico
cane". Solo che a differenza di ciò che cantava Ligabue qui di cani
randagi ce ne sono e anche troppi. Faccio caso invece ai continui
colpi di malinconia nel vedere un paese in decadimento. Durante
questi giorni non mancano neppure i continui andi e rivieni da qualche
sorgiva per fare scorta di acqua...bevibile. Si, perché nonostante
l'amministrazione ha portato a conoscenza, mai pubblicati i risultati
delle analisi, che l'acqua che sgorga dai rubinetti e' potabile,
questa risulta essere imbevibile. Peggio di tutti stanno quelli
della zona "Colamaio" dove da un paio di giorni non hanno l'acqua
nemmeno per l'uso domestico tant'e' che ho incontrato delle persone
che lavavano i piatti proprio alla fonte che si trova nella stessa
zona.
Venerdì: Ieri sera sono iniziati
i giochi, un tempo definiti popolari. Il solo, divertentissimo,
calcio saponato ha sostituito i vari giochi di un tempo. I 100m.,
la gara della pasta, dell'uovo, della farina, del melone e molti
altri, tra cui le pignate, sembra che anche quest'anno verranno
riproposte. Chi di noi non ricorda i vari "campioni" di ogni "specialità".
I 100metri erano sempre dominati da Franco "lu francese". Nella
gara dell'uovo "Lu collocatore" non aveva avversari, sfrecciava
con il cucchiaio in bocca senza mai far cadere l'uovo che vi era
dentro. Si diceva che il suo trucco era quello di utilizzare un
uovo sodo. Nella gara della farina eccelleva Eugenio Ingenuo(non
e' uno scioglilingua). Nella gara de "li sacchi" Vittoriejro era
insuperabile. Per la gara della pasta e del melone la "lotta" era
sempre stata tra i soliti noti. Tra questi "Tommo guardianu" "Micu
de Nicola randazzu", "Genio" e altri. Questo finché nelle due gare
non presero parte, rispettivamente, per la pasta, Nicola Marchese
(Lu scienziatu) e per il melone Vanni Paolucci (Lu borghese). Entrambi
stracciarono i loro rispettivi avversari con tempi da guinness dei
primati. Ieri sera si e' giocata anche la finale "interna" del torneo
di calcio. Bisogna dire che rimane ancora una certa rivalità tra
le squadre che vi partecipano. Rivalità che per certi versi non
e' per niente negativa. Era presente un pubblico giovane, numeroso
e caloroso. Mi sono chiesto dove fossero state tutte quelle persone
la sera prima. Di sicuro né in piazza e né al campo sportivo. Forse
sono arrivati tutti oggi.
Sabato mattina manca la luce.
Domenica mattina manca l'acqua. Mi informano che alla notte questa
viene chiusa perché piove poco e le sorgive sono quasi al secco.
Chissà se e' tornata a Colamaio, almeno durante giorno? In giornata
non poteva mancare una capatina al mare e la cosa che si nota di
più e' la crescita esponenziale, rispetto a domenica scorsa, delle
auto che percorrono la statale 110. Tanto che un dipendente dell'Anas
all'Angitola fungeva da vigile.
Domenica sera in piazza dibattito
sui sapori di una volta. E qui tanto per creare una degna atmosfera
un fumo proveniente dalle grigliate di salsicce avvolgeva la piccola
platea. Platea che minacciava di andarsene se non ci fosse stato
il tanto sospirato "cessate il fuoco". In quel momento si capiva
quale fosse una delle mancanze principali, alla quale l'amministrazione
avrebbe potuto e dovuto rimediare, e cioè il vigile urbano. Che
a sua volta avrebbe potuto e dovuto provvedere a risolvere il problema.
A fine dibattito un esibizione di un gruppo "afro" con delle musiche
etniche. Finalmente in paese qualcosa di alternativo (oltre al corner
:D).
Lunedì mattina a rischio
rasatura visto che nel primo mattino manca ancora una volta l'acqua.
Oggi ancora una volta si fa sentire la mancanza del vigile. Sembra
infatti che per colpa di un auto parcheggiata male non e' stata
svolta, in via Alpini, la raccolta porta a porta della spazzatura.
Invece, contemporaneamente, a Tropea la presenza dei vigili si fa
sentire e come. Un centinaio di multe sul lungomare per divieto
di sosta. Alla sera immancabile "finale con gli emigrati" alla quale
non volevo prendere parte. Poi per fare qualcosa di diverso o forse
per fare sempre più qualcosa di uguale, a quello che facevo un tempo,
vi ho preso parte. Al termine della partita, a notte inoltrata,
ci sono state delle scaramucce in piazza, sempre per quella rivalità
che in questo caso e' negativa. Queste scaramucce hanno "riempito"
la serata, che non prevedeva altro. Non prevedevo neppure che a
fine partita, svoltasi in tarda serata, avrei rischiato di non fare
la doccia. Doccia impossibile da farsi nei nuovi spogliatoi, sia
di giorno che di notte. Penso ai poveri abitanti de "la cutura"
sempre a secco nonostante siano il "nord" del paese. Nei bar alla
notte si beve solo birra in bottiglia, non alla spina, perché non
si possono lavare i bicchieri.
Martedì ci si aspetta un
po' di "movida" dal mercato settimanale ma nonostante siano aumentati
di molto i "dimoranti" a Sannicola, di movida al mercato se n'e'
vista ben poca. Invece nel pomeriggio un ingorgo ai livelli di quello
che aveva causato la signora della bionda chioma. L'ingorgo
era stato causato da un furgone che trasportava l'amplificazione
per la serata "tra ca nui". Questo a causa delle macchine parcheggiate
in divieto di sosta finiva per rimanere incastrato sotto il balcone
della piazza. Balcone celeberrimo per i comizi e per le farse. Questo
accadimento provocava uno storico, quanto stoico, ingresso di Vittoriejro
nel CCAR. Lo stesso Vittoriejro in nottata ci offriva un'altra delle
sue performance, durante le premiazioni. Spaziando, tra l'altro,
dal bilancio del comune di Roma, al calciomercato. Dalla creatività
dei calabresi, al fatto che una festa non si valuta dai cantanti
che si portano o dalle persone presenti in piazza.
Mercoledì 14 agosto: Un giro
tra le vie più nascoste del paese. Un degrado da hinterland delle
grandi metropoli. Numerosi elettrodomestici in disuso e reti del
letto posti in bella vista davanti alle proprie case. Addirittura
su una terrazza una sorta di magazzino a cielo aperto con lavatrici,
frigoriferi e altro. Tutto ciò perché per poterli smaltire e farli
portare all' "ecocentro" bisogna pagare una tassa di 10 euro per
ognuno. La gente preferisce tenerselo davanti casa. Se non altro
non si buttano più sotto qualche "cafuni".
15 agosto: Piove cenere.
Un grosso incendio divampa per tutto il pomeriggio su una vasta
area. Non ci sono interventi per via aerea. Dicono che i mezzi antincendio
sono impegnati in altre zone. Un Canadair lo vedo io parcheggiato
in aeroporto a Lamezia alle 18:30. Sarà guasto? L'incendio continua
per tutta la notte.
Giorno 16: L'incendio continua.
Si e' protratto su vaste zone. Continua anche la pioggia di cenere
che ha ricoperto i davanzali e le macchine. Neanche fossimo in prossimità
dell'Etna durante qualche sua eruzione. Finalmente c'e' l'intervento
di un elicottero, anzi due. Visto che ora anche gli incendi sono
due. Poi sembra arrivare la vera pioggia. La prima dopo due settimane.
Quattro gocce. Serve solo a sporcare, ancor di più, se ce ne fosse
bisogno, le automobili. Nel pomeriggio metto a rischio i cerchi
in lega e il sottoscocca della mia auto per salire a Camunni. La
strada e' disastrata. E dei lavori, tanto annunciati, nemmeno l'ombra.
Nella serata incontro cittadini-amministrazione (ecco a cosa mi
sarei dovuto preparare!) che avrebbe dovuto svolgersi il 13 "al
chiuso". Ma se così fosse stato come avrebbero fatto ad esporre
quei mega cartelli (sempre in stile berlusca)? Non vi ho preso parte.
Grazie ad un ritardo dei treni ho potuto mantenere fede alla promessa
fatta nel forum sulla mia non partecipazione. Ho avuto il tempo
di vederne l'allestimento e credo che se un'amministrazione di un
paesino del nord si presentasse ai propri cittadini pubblicizzando
queste grandi opere verrebbe derisa. Da parte mia e' valsa la stessa
cosa. Si vanta uno sportello bancomat, un'autoambulanza frutto di
una donazione (non si spiega, ancora, perché ne e' stata fatta benedire
un'altra), una lottizzazione che in altri posti esiste da decenni.
Per non parlare poi di una quasi pubblicità occulta alle poche aziende
presenti nella zona industriale. Per quel che riguarda il forum
ci sono state varie discussioni, a cui ho preso parte, durante le
mattinate trascorse in piazza. Qui il sindaco e gli assessori hanno
tenuto a precisare che molte delle cose che io ho messo in discussione
sono solo frutto delle "cazzate" scritte dai giornalisti. Nella
fattispecie da Nicola Pirone. Vedi i 6MB del wi-fi. Vedi il contratto
con Jean Pierre Tassora.
17 agosto: Consiglio comunale
in piazza. Le solite parole di circostanza. Tra le altre cose, interessante,
invece, la discussione concernente la possibile presenza a Sannicola
di una antica chiesa, ancora da scoprire. Al termine serata musicale
e un'immancabile scazzottata in piazza tra due giovani residenti
in paese. Nella tarda nottata arriva notizia di un altra scazzottata
avvenuta a Capistrano. Alla quale hanno preso parte dei nostri compaesani.
18 agosto: Inizia la settimana
del crocifisso. Qui ancora va di moda collegare le settimane ai
riti ecclesiastici. Anche questa notte si e' rimasti al "secco".
Alla mattina appena riaperta l'erogazione dell'acqua una parte di
questa viene usata per lavare le strade e per innaffiare i gerani.
Questo servizio negli ultimi giorni viene svolto dal sindaco. Forse
la risorsa idrica andrebbero utilizzate meglio. Visto che poi ci
si lamenta di quelli che danno da "bere" alle loro coltivazioni.
Così come andrebbero utilizzati meglio le sovvenzioni. Visto che
ancora in paese manca un depuratore. Depuratore per il quale i cittadini
pagano una tassa. Ma come al solito non voglio addentrarmi in discussioni
"politiche".
19 agosto: Anche stanotte
una rissa "un rito una messa che puzza un bel po' di routine". Questa
volta sono venuti da fuori a fare a botte tra di loro. In giornata
sono andato a visitare il sito in zona "monacelle" di cui si era
discusso durante il consiglio comunale, per vedere le famose "vasche".
Il luogo, secondo me, andrebbe tenuto "pulito". Soprattutto dopo
che si e' lavorato per riportarlo alla luce. E soprattutto perché
sembra che questo abbia una valenza storica per il paese. Va tenuto
pulito, anche, ora che se ne parla in incontri pubblici e si porta
a conoscenza di tutto questo a persone che non ne sapevano della
sua esistenza e persone che in questo momento diventano dei potenziali
visitatori. Stessa cosa dicasi per gli scavi effettuati all'interno
della chiesa di San Nicola. Alla sera nel circolo ARCI effettuiamo
delle registrazioni per il sito.
Mercoledì 20: Continuano
le registrazioni per il sito. Questa volta a casa del "Maestro Mazzè".
Mio maestro alle elementari. Nel frattempo si fa sempre più critica
la situazione idrica. Difatti gli abitanti della parte alta del
paese si trovano a poter utilizzare l'acqua solo per poche ore al
mattino. A detta del sindaco sembra che il problema verrà risolto
lunedì prossimo. Quando molte persone avranno lasciato il paese.
Perché non farlo prima? Le risposte sono molteplici, mai esaustive,
alle volte mancano proprio. Pomeriggio al mare. Dalla spiaggia scorgo
un treno passare. Sembra sia stato l'unico a passare durante la
mia permanenza sulla spiaggia. Tutto questo mi fa ricordare quando
da bambino non me ne "scappava" uno. Erano molti di più a passare,
proprio perché stavo attento per vedere il loro "passare". Forse
un presagio o la consapevolezza che un giorno sarebbe stato quello
il mezzo, con cui potere, o dovere, "scappare" da quei posti, da
quel poco che avevo.
22 agosto: Giornata anonima
come quelli che incontro per le strade. In serata un "evento" ai
livelli dell'ingresso di Vittoriejro nel CCAR. Sono in piazza, dove
sarà celebrata la messa, per far vedere Gesù a mio figlio. Quando
mi chiamano se posso dare una mano per portar fuori la statua dell'addolorata.
Rimango interdetto ma poi do l'aiuto richiestomi come avevo fatto
altre volte, in passato, quando all'interno della chiesa si doveva
spostare qualche statua; del crocifisso piuttosto che della madonna
del rosario. Ho pensato a qualche possibile "catastrofe". Ho pensato
anche agli anonimi presenti e che a giorni, questi, avrebbero potuto
far notare, ancora una volta, la mia incoerenza. Alla sera in piazza
si discute delle varie problematiche esistenti in paese, da sempre,
e delle quali si e' discusso, anche, nel forum. Molti mi chiedono
chi sia questo Licata che ha incentrato su di se le attenzioni dei
molti "lettori" del forum. Tutti mi/ci invitano a scrivere, al nostro
ritorno, di queste cose. Come se loro non volessero esporsi o addirittura
compromettersi. Il problema grave continua ad essere la mancanza
dell'acqua. Faccio notare che l'amministrazione avrebbe dovuto preoccuparsi
di comunicare ai cittadini, delle varie zone del paese, in quali
orari sarebbe stata erogata l'acqua e quindi quando fosse stato
possibile utilizzarla. E che avrebbero dovuto scusarsi con i cittadini,
residenti e non, per la grave situazione in cui ci trovavamo. G.B.
Galati mi fa sapere di star inviando un articolo a Il quotidiano
nel quale rimarcava le stesse mancanze da parte dell'amministrazione.
Sabato 23: Mi aspettavo
che a svegliarmi fosse stato il "passaggio" de "la banda". Quello
mi avrebbe portato a vecchi ricordi. Ricordi di quando gioiosamente,
nell'ascoltare la musica, mi svegliavo e presto salivo in piazza
a "trovare" le bancarelle e soprattutto il tiro a segno. A trovare
il palco, che era stato costruito da alcuni giorni, dove "su e giù"
si giocava. Così non e' stato. La banda passava solo in tarda mattinata.
Mia madre mi invita a "vestire bene" mio figlio. E' la festa della
sua confraternita. Un passato remoto che non vuole "passare". Rimane
presente. Forse e' solo un mio punto di vista. Di sicuro non lo
e', ancora, per molti, in paese. Il passato, per loro, deve rimanere.
Domenica: In serata la
processione. Alla quale prendono parte molte persone, meno che in
passato comunque. Alcune persone non le avevo mai viste durante
il mio "soggiorno" in paese. Molti saranno venuti apposta. Gente
che non vedo da due decenni. Sembra sia impossibile che sia passato
così tanto tempo. Le stesse persone anni or sono le vedevo quotidianamente
come se queste, un tempo, facessero parte della mia esistenza e
ora invece mi rendo conto che non ne ricordavo più la loro di esistenza.
Lunedì 25: Inizia l'ultima
settimana di ferie. Le feste sono passate. E come dicono in molti
qui: "finiu l'estati". Difatti in giro incomincia a non vedersi
più nessuno. Finalmente sono iniziati i lavori per riparare il guasto
alla rete idrica. Guasto che ha rovinato le ferie di molti. E' iniziato
anche il rifacimento del manto stradale su un tratto della statale
110.
Martedì: Sembra sia stato
risolto il guasto alla rete idrica. Al mercato settimanale poca
gente e pochi venditori. Quest'ultimi si lamentano per la tassa
che devono pagare ad un LPU che funge da vigile. Altro incendio
"un rito una messa" ma che questa volta puzza di bruciato e di "interessi"
per qualcuno. Nella serata l' LPU non può far nulla quando un assessore,
a suo dire per ripicca, lascia la sua auto in divieto di sosta.
Mercoledì 27: Finalmente
piove, "Ddeo dice acqua", per un po' almeno non ci saranno incendi.
Giovedì: Si ripresentano
i problemi alla rete idrica. Il temporale ha portato anche dei problemi
per quel che riguarda l'illuminazione pubblica sempre nella parte
alta del paese.
Venerdì: Da un po' di
giorni le strade si sono svuotate di gente e si sono riempite di
malinconia.
Sabato 30: Partenza per
il ritorno al posto della mia residenza. Mi lascio alle spalle i
problemi del luogo: le strade malmesse, la vegetazione arsa, gli
incendi, i problemi all'illuminazione, i guasti alla rete idrica.
Il paese, alle spalle, mi guarda, mi segue, sembra proteggermi con
il suo sguardo fino all'angitola. Dove il paese non ci "vede" più.
Dove passando sotto l'omonimo ponte si attraversa una sorta di gigantesco
stargate. Un passaggio verso nuovi mondi, nuove destinazioni. Dei
viaggi nel tempo. Tutto ciò avviene per tutti noi da quando questo
e' stato costruito. Da quel giorno in poi tutti quelli che siamo
partiti, compiendo questo "viaggio", siamo passati per di la. E
ancora oggi facciamo lo stesso ad ogni nostro ritorno e ad ogni
nostro addio. Ogni ritorno per le ferie e' quasi un viaggio nel
tempo. Un viaggio nel passato. Un viaggio nella nostra memoria.
Un viaggio in noi stessi.
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